Voci di donne, rumori di battaglia
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Lavoro teatrale al femminile ispirato al romanzo
Domani sarà battaglia, di Annalina Molteni (Ed. La memoria del mondo, 2008)
24 maggio 1915, l’Italia ha dichiarato guerra all’Austria. Una vecchia aristocratica piemontese, Jeny Pallavicini, la cui famiglia ha avuto un ruolo di rilievo nella storia risorgimentale, ripensa con angoscia a un’altra attesa di guerra, quella vissuta il 3 giugno 1859, a Magenta. In quel tragico momento, alla vigilia di una delle più importanti battaglie del Risorgimento, la giovanissima Jeny era rimasta bloccata al di qua del Ticino, allora confine di stato tra il Lombardo-Veneto e il Regno di Sardegna, dall’arrivo dell’esercito francese guidato da Napoleone III.
Delle donne incontrate quel giorno Jeny, essendo cieca, ricorda distintamente solo le voci, mentre i visi si perdono e si confondono in una scena priva di colori e di forme. I personaggi si susseguono sulla scena di un paese privo di abitanti, in una dimensione quasi irreale, sfumata, il cui vuoto silenzioso è rotto da brani musicali che, non come aggiunta ma come parte integrante del testo, vanno a sottolineare sentimenti e situazioni, arricchendoli di nuovi significati nei quali i suoni e le voci hanno parte preponderante.
L’attesa della battaglia è l’elemento che accomuna le donne; la prospettiva è tutta femminile e costruisce, al di là di sentimenti che travalicano i tempi, uno spaccato di Lombardia di metà Ottocento: ambiente di tradizione contadina dove a farla da padrone è l’irrazionale superstizioso, ma anche realtà di una borghesia che si riconosce nei principi illuministici e nel mondo nuovo che, cinquant’anni prima, era rappresentato da Napoleone Bonaparte.
Interpreti: Federica Domestici, Jasmine Giampietro, Patrizia Vissi
Regia: Franco Di Leo
Musiche dal vivo scelte ed eseguite al pianoforte
da Adalberto Riva
Durata: circa un’ora e venti minuti (atto unico)
Arcumeggia, Palazzo Comunale, 15 luglio 2011
Locarno (Svizzera), Teatro Paravento, 14 aprile 2012
